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Società di Psicoanalisi Interpersonale e GruppoAnalisi

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Storia e riferimenti teorici

La Società di Psicoanalisi Interpersonale e GruppoAnalisi (S.P.I.G.A.) fa riferimento all’indirizzo scientifico culturale di Karen Horney.

La data di nascita di questo modello psicoanalitico originale può essere fatta risalire al 1941 allorquando la Horney, staccatasi dall’originaria matrice freudiana, fondò l’Associazione per l’Avanzamento della Psicoanalisi da cui nacque l’ American Institute for Psychoanalysis.

Nella teoria della Horney è centrale la considerazione che l’essere umano è dotato di capacità di sviluppo autonomo in stretta interdipendenza col proprio ambiente e che tale processo di crescita si dispiega per l’intero corso della vita.

Le conseguenze teoriche e cliniche di questa impostazione si possono così riassumere:

– la storia dell’individuo è vista come un processo in costante cambiamento: essa va riesaminata in termini di passato, presente e futuro;

– il futuro è riconosciuto come un aspetto vitale fortemente influente sull’esistenza umana e nel momento presente;

– l’incontro terapeutico è visto come un’esperienza nuova e unica sia per il paziente che per il terapeuta: esperienze fissate e rivissute vengono riconosciute ed analizzate, ma il rapporto terapeuta/paziente viene visto come unico e reale e molto più che una semplice riedizione del passato;

– viene dunque enfatizzata la dimensione dell’hic et nunc;

– le elaborazioni consce del paziente sono elevate ad una posizione di rilievo e non riguardate solo in termini di resistenze. Esse sono esplorate in dettaglio per le soluzioni che offrono nel rapporto tra l’individuo e il mondo che lo circonda.

Anche nel Gruppo il lavoro terapeutico è indirizzato a far riemergere tendenze costruttive e creative già presenti nei singoli pazienti il cui sviluppo era stato impedito da relazioni inadeguate, che nel “qui e ora” del gruppo si traducono in una esperienza emotiva che, con la “comprensione” del conflitto, è essenziale per la risoluzione del conflitto stesso.

L’enfasi posta sull’atteggiamento del terapeuta, focalizzato sulla possibilità di “stare” nel processo evolutivo del paziente, (Presentazione prof. Morrone), assieme all’approccio metodologico di tipo olistico, si rivela particolarmente utile anche per la formazione psicoterapeutica di quegli operatori impegnati nel lavoro istituzionale (Istituto di Specializzazione in Psicoterapia)